Vogue Italia Dicembre 2012 - Pag.152 |
Dal
primo Gennaio di quest'anno in Israele è entrata in vigore la legge
varata dal Parlamento, già fonte di innumerevoli notizie negli
ultimi mesi, secondo cui sulle passerelle della moda e sui media non
dovranno più apparire modelle e modelli con un indice di massa
corporeo inferiore a 18,5 per tutelarne la salute psico-fisica.
Inoltre potranno essere pubblicate fotografie ritoccate solo se in esse verrà chiaramente specificato che non sono naturali.
Inoltre potranno essere pubblicate fotografie ritoccate solo se in esse verrà chiaramente specificato che non sono naturali.
E' spaventoso pensare che il mondo della moda, che dovrebbe essere ludico e simile ad un palcoscenico teatrale, debba essere regolamentato da una legge parlamentare per far si che tuteli la salute di individui giovanissimi e con tutta la vita davanti, ancora in via di formazione sia di personalità che di carriera, che vivono una parentesi dorata svolgendo il mestiere di modelli o fotomodelli, a volte contemporaneamente a quello di studenti. I signori delle passerelle dovrebbero pensarci da soli a regolamentarsi attraverso le loro coscienze e non aspettare che sia un legge a costringerli.
Se
le sfilate e le riviste di moda sono intrattenimento e sono legate
alla passione per il bello e per lo stile, perché si deve stare
attenti al pericolo di malattia o addirittura, nei casi più gravi,
di morte?
Quando
il mese scorso ho ricevuto la mia consueta copia in abbonamento di
Vogue Italia, come sempre attesa con impazienza e divorata in due ore
appena liberata dal cellophane, guardando la fotografia di una
modella stesa su un lettino per il Pilates, sono rimasta interdetta e
confusa. Fino ad un momento prima stavo impazzendo per per la city
bag borchiata di Valentino Garavani, o per la jumpsuit verde smeraldo
di Michel Kors, stavo saltando sul divano eccitata per i nuovi
booties argento con stiletto di Jimmy Choo e per la tracolla
day-night di Chloè... e ora mi sentivo così stupida, così tradita!
Oppure come risvegliata, come se mi avessero gettato in faccia un
bicchiere di acqua ghiacciata. Quella modella non era affatto
fashion, no, e nemmeno bella. No, non ce l'ho con lei, chissà quanti
anni avrà, forse una ventina, non so.
Innanzitutto
non capisco la scelta di fotografarla insieme ad un macchinario così
tanto sano e simbolo di equilibrio e armonia come un lettino per il
pilates. Quel corpo troppo magro e quello scatto fotografico così
superficiale non c'entrano nulla con il pilates. La visione distorta
del bello in quella foto viene ancor più deformata da questa
contraddizione. Cosa ci vuole dire? Che quando si va in palestra o a
fare yoga per stare meglio dovremmo raggiungere l'obbiettivo di
somigliare a quella modella, di avere un braccio come il suo? Ma
assolutamente no!
Che
brutti scherzi può giocarci la valutazione del nostro aspetto allo
specchio se i modelli che ci vengono proposti dai media e dalle
passerelle sono così posticci! Vi è mai capitato di vedere la
vostra stessa foto in momenti diversi e a distanza di tempo? Io con
la stessa foto vista in tempi diversi ho pensato le seguenti cose:
a)
sono orribile, ma perché quel giorno nessuno mi ha detto che ero
così brutta con quel vestito!
b)
in questa foto si che ero in forma, guardami ora come sono
ingrassata!
c)
che faccia gonfia in questa foto, ma cos'ero? un transatlantico?
d)
questo vestito lo devo proprio rimettere, da quel giorno non l'ho più
tirato fuori dall'armadio. Chissà perché?
Non
voglio entrare nel merito dei veri gravi problemi dovuti ai disturbi
dell'alimentazione, che per fortuna non mi riguardano e non
dovrebbero riguardare nessun modello o modella. Voglio solo
ricordare ancora una volta Isabelle Caro, attrice e modella francese
anoressica, morta a soli 28 anni nel 2010, che nel 2007 aveva urlato
al mondo intero la sua disperazione attraverso la campagna
pubblicitaria di Nolita curata da Oliviero Toscani in cui lei
compariva nuda con i suoi 30 kg di peso corporeo.
Siamo
talmente deboli quando si parla del nostro aspetto esteriore, che
ogni parlamento di ogni paese, non solo quello israeliano, dovrebbe
porre attenzione a questo tipo di problematiche. Nella settimana
della moda di Milano A/W12 sono state istituite delle figure
professionali a sentinella dello stato di salute dei modelli che
avrebbero sfilato in passerella, obbligati ad essere muniti di
certificato medico di sana e robusta costituzione.
Già
nel 2006 è stato sottoscritto il Manifesto Nazionale di
autoregolamentazione della moda italiana contro l'anoressia,
però secondo me per propinare degli standard sbagliati ai
consumatori non bisogna per forza arrivare ad esibire una modella
anoressica in passerella. Basta molto meno per incrinare l'autostima
di un'adolescente. Basta far sfilare solo ed esclusivamente modelle
tutte della stessa altezza e della stessa taglia, perfette, tutte
estremamente belle, tutte con un IMC di 18,5, fotogeniche, truccate
in maniera che non si veda che sono truccate, con i capelli
voluttuosi e sicure sui loro tacchi altissimi... basta rimanere al
limite della legalità per creare un mondo di illusioni.
Ora,
dato per scontato che è assolutamente pericoloso per la salute allo
stesso modo avere un IMC superiore a 30, vorrei dire che
personalmente rimango affascinata dalla seduzione accattivante delle
curvy model di Elena Mirò, ad esempio. Nel Giugno 2011 Vogue Italia
(si, sempre loro) dedicò un numero intero alle curvy models e ai
loro stilisti, chiamandole Belle
Vere. E' un numero che tengo sempre in vista e che ogni tanto
sfoglio con piacere per avere il conforto della bellezza delle loro
linee morbide e sinuose (glielo avranno detto alla Wintour di
questo servizio??)
Per rimanere in tema "Vogue", che sarà sempre e comunque una delle mie riviste preferite, basta saper essere critica, voglio riportarvi alcune delle più note e discutibili affermazione della direttrice Anna Wintour (fonte: Wikipedia):
-
non sopporta le persone sovrappeso e ha concesso la copertina
di Vogue alla celebre presentatrice americana Oprah
Winfrey solo a condizione che
perdesse almeno venti chili.
-
La giornalista Grace Coddington durante
uno speciale dedicato alla Wintour nella trasmissione americana 60
Minutes with... ha ammesso che i canoni estetici della sua
direttrice nel selezionare modelle e celebrità da fotografare
su Vogue sono a dir poco estremi. A chi la accusa di
scegliere modelle eccessivamente magre e di promuovere l'anoressia
nervosa la Wintour risponde
che in America è l'obesità ad
essere una piaga sociale e non l'anoressia e che invece di
soffermarsi troppo su quest'ultima bisognerebbe promuovere interventi
contro i disturbi da sovra-alimentazione e a favore dello sport.
Ma d'altra parte lei è anche una grande appassionata di pellicce autentiche... non vi ricorda qualcuno che aveva a che fare con 101 dalmata??
Pink.
Campagna pubblicitaria anti-anoressia Isabelle Caro - anno 2007 - Nolita - di Oliviero Toscani |
Vogue Italia - Belle Vere - Giugno 2011 |
L'IMC si calcola come il rapporto tra la massa, espressa in chilogrammi, e il quadrato dell'altezza, espressa in metri.
Esempio: Altezza 1,70 m; massa 68 kg:
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità la seguente tabella, attraverso L'IMC definisce termini come "magrezza" e "obesità".Situazione peso | Min | Max |
---|---|---|
Obeso classe III | ≥ 40,00 | |
Obeso classe II | 35,00 | 39,99 |
Obeso classe I | 30,00 | 34,99 |
Sovrappeso | 25,00 | 29,99 |
Regolare | 18,50 | 24,99 |
Sottopeso | 16,00 | 18,49 |
Grave magrezza | <16,00 |
________________________
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