L'insegna su via XI Febbraio, a Terni |
Come promesso nel post dedicato a Droll Wear, siamo andati a trovare Antonio Menchise nel suo Caracas Store, per raccontarvi un po' da dove viene, com'è arrivato qui e quali sono i progetti che vorrebbe realizzare.
C'è da dire che per lui e sua moglie Anita non si tratta
solo di un viaggio metaforico, ma reale, visto che vengono da Napoli e, con l'idea di realizzare uno store dedicato allo streewear dove lo stile non fosse limitato solo all'abbigliamento, approdano a Terni qualche anno fa e aprono il Caracas Store in un locale di 18 metriquadri.
Antonio ha già esperienza nel settore tessile e della diffusione di marchi di abbigliamento, perché prima di questo "negozietto" ternano ha lanciato una linea tutta sua, chiamata appunto Caracas e venduta in diversi paesi.
La scelta di ridimensionarsi è imputata alla voglia di vivere una vita più serena, occupandosi di una cosa soltanto.
In realtà si sa che l'impegno è sempre al massimo per chi lavora in proprio, ma la giovane coppia è molto convinta, e da vita ad un concept store in cui un'intera cultura è veicolata da abiti, accessori e gadget di ogni tipo, sempre al passo coi tempi.
Avevo paura di trovarmi fuori luogo, di certo non per l'accoglienza che Anita ed Antonio riservano a clienti ed amici, ma perché questa cultura di strada non mi appartiene più...ormai sono lontana dal percepire le scintille "rivoluzionarie"...
Abbiamo fatto una lunga chiacchierata su due poltrone vintage in vera pelle umana, e proprio lì ho ricostruito il legame con la street culture che ho vissuto in prima persona: quella degli anni '90.
Ah! Lo so che mi funestano da parecchio, ma quest'incontro è stato meglio di una seduta dallo strizzacervelli, dopo il quale non mi sono più sentita a disagio per la mia gioventù.
Antonio è stato un writer, di quelli che prendevano treni per andare a vedere i lavori di altri writer in Europa. Nel suo gruppo c'era chi girava i dischi, chi rappava, chi ballava.
Pantaloni bracaloni sotto alle scapre, felpa col cappuccio, berretto.
Che fine ha fatto quella roba lì? O meglio: è servita a qualcosa?
Ecco la rivelazione: si è tutto evoluto e poi intorno ci si è costruito buisiness, che non è proprio bellissimo detto così, ma almeno abbiamo avuto uno scopo.
Vedi Bansky ed altri writer riconosciuti come artisti contemporanei; vedi i milioni di denari intorno alle dance battles, con annessi programmi televisivi (e non parliamo di balletto classico); vedi gli stilisti più volponi che trasformano lo stile della strada in "fashion street style" mescolando i mondi e facendo sentire tutti meglio:
l'elegantone si sporca un po', il ragazzo della strada aggiunge un dettaglio stiloso.
Il gioco è piuttosto divertente e riesce anche bene, per cui la felpa col cappuccio ha stampe d'autore e diventa pezzo distintivo in un guardaroba non più anonimo; il vestitino per le girls ha tagli più sagomati e strutture più sartoriali ed è abbinato alla tracolla color block, ma gioca con colori ed abbinamenti audaci.
Nel negozio ci sono anche tantissimi oggetti, molti dedicati alla forografia digitale.
Anita viene da una famiglia di fotografi ed è anche lei fotografa, così racconta la sua passione attraverso oggetti che rimandano ad un nostalgico passato fatto di Lomo e Polaroid riproposto, anche qui, in chiave attuale.
Antonio mi racconta del suo originale progetto di una "Sartoria Streetwear", cioè la possibilità di farsi fare su misura abiti con una forte connotazione street, per dare l'ultimo tocco a questa moda che viene dal basso.
Sarà forse il primo a realizzare la Haute Street Couture?!
Black
P.S. Per il titolo di questo post mi sono ispirata a questo pezzo del 1993 di questo signore
Cappelli dal fascino misterioso, felpe colorate e creepers |
L'interno del negozio |
La collezione donna per il giorno... |
...e per la sera |
Camice in voile e gonne in velluto ed ecopelle. Tessuto ricercato, stile assicurato! |
Le t-shirt stampate |
La collezione Octopus nata dalla collaborazione tra Iuter e Vngrd |
Per combattere la noia! |
Cover per Iphone, Kling |
Dedicato alla fotografia |
Ancora foto... |
Interior Style |
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