Collescipoli è uno splendido borgo medievale adagiato sulle morbide colline che circondano la città di Terni, in Umbria.
In questo paesino di trecento anime, l'ultimo weekend di Giugno si svolgerà, per la terza volta, il Jazzit Fest: piccolo miracolo possibile grazie ad un'ottima idea di Luciano Vanni e all'aiuto di tanta, tantissima gente che condivide con lui una visione sostenibile e diffusa di fare cultura adottando un codice etico ben preciso.
Zero contributi pubblici, inclusione sociale, impatto zero ambientale: questi sono alcuni punti di forza nella organizzazione di questo festival, che prevede tre giornate di concerti in giro per il paese, approfondimenti e work shop around the jazz, niente locandine o volantini, alloggi offerti dagli abitanti per ospitare artisti e residenze creative.
Si tratta di fare a meno di un certo sistema di fare le cose, eliminare ciò che non conviene alla cultura, ma solo a chi organizza lo "spettacolo".
Adoro agire per sottrazione, perché mi fa andare al centro delle questioni.
Attenzione, però...
Questa regola non può in nessun modo essere applicata allo shopping.
Al limite, si può tenere in considerazione mentre creiamo un outfit, tanto per non sembrare conciate come pupazzone barocche.
Con bene in mente questo concetto chiave, io e Pink di My Little Downtown siamo pronte a raccontare il festival, scovando l'anima fashionista del jazz tra i vicoli inondati di suoni.
Ci riusciremo!
Black
In questo paesino di trecento anime, l'ultimo weekend di Giugno si svolgerà, per la terza volta, il Jazzit Fest: piccolo miracolo possibile grazie ad un'ottima idea di Luciano Vanni e all'aiuto di tanta, tantissima gente che condivide con lui una visione sostenibile e diffusa di fare cultura adottando un codice etico ben preciso.
Zero contributi pubblici, inclusione sociale, impatto zero ambientale: questi sono alcuni punti di forza nella organizzazione di questo festival, che prevede tre giornate di concerti in giro per il paese, approfondimenti e work shop around the jazz, niente locandine o volantini, alloggi offerti dagli abitanti per ospitare artisti e residenze creative.
Si tratta di fare a meno di un certo sistema di fare le cose, eliminare ciò che non conviene alla cultura, ma solo a chi organizza lo "spettacolo".
Adoro agire per sottrazione, perché mi fa andare al centro delle questioni.
Attenzione, però...
Questa regola non può in nessun modo essere applicata allo shopping.
Al limite, si può tenere in considerazione mentre creiamo un outfit, tanto per non sembrare conciate come pupazzone barocche.
Con bene in mente questo concetto chiave, io e Pink di My Little Downtown siamo pronte a raccontare il festival, scovando l'anima fashionista del jazz tra i vicoli inondati di suoni.
Ci riusciremo!
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