mercoledì 2 gennaio 2013

Sessanta voci di donna tra arte e artigianato

Una pagina del libro "I Semi del Sapere"

Quello che vi sto per raccontare mi riempie di orgoglio femminile e mi conforta sulle mie convinzioni, rispetto alle quali a volte vacillo, ma poi mi rinfranco pensando che per essere felici, soddisfatte e realizzate bisogna seguire il cuore.
Non importa a quale costo e quanto tempo ci vuole. Senza dare ascolto alle critiche e ai suggerimenti di soluzioni facili, devo andare avanti per la mia strada nell'intento di conseguire i miei scopi. Anche se quello che mi piace fare non è un prodotto di artigianato artistico, come nel caso che seguirà, ma è un hobby legato al mondo dei blog e dei social network, si tratta comunque della mia creatività e fantasia, e prima o poi darà i suoi frutti, ne sono certa.

Visti gli argomenti trattati in questo blog che io e Black abbiamo deciso di aprire, molto vicini alla realtà femminile ternana e dedicati alla moda e allo shopping dal punto di vista delle donne e qualche volta proprio alla creatività di queste ultime, mi sono sentita parte di questa squadra di persone lanciate verso un futuro di capacità imprenditoriale artistica artigianale al femminile.

Tutto è nato quando Silvia Imperi decise di partecipare ad un corso finanziato dalla Regione Umbria di "Agente di Sviluppo Locale" per formare esperti capaci di sviluppare idee per la crescita socioeconomica delle realtà locali.

Silvia però ha fatto molto più che partecipare ad un corso: diciamo che si è fatta prendere la mano dalla situazione.... Ha creato un movimento vivo e pulsante, ha scavato a fondo nel cuore e nelle passioni di chi appartiene alla realtà "socio-economica locale", di chi con le mani, con l'originalità e la capacità crea oggetti d'arte pieni di storie personali, che svelano racconti di lotte e sacrifici per non sottostare al modello massificante della produzione e all'omologazione della distribuzione. Si è fatta madrina dell'unicità dell'artigianalità e dell'esclusività del lavoro delle sessanta donne che si raccontano nel suo libro "I semi del sapere", frutto e sommario di tutto il suo impegno e di quello di chi l'ha sostenuta nel suo progetto.

Il Comune di Terni ha molto apprezzato questo lavoro dimostrandolo con la realizzazione di varie iniziative sull'artigianato creativo, ma questo lavoro editoriale è soprattutto un manifesto con uno scopo preciso: incentivare la Regione Umbria ad associarsi alla Carta Internazionale dell'Artigianato Artistico come già hanno fatto Toscana, Abruzzo, Liguria, Lazio, Molise. Si tratta di abbracciare il percorso di questa Carta che è la base per la messa a punto di strategie per lo sviluppo, la valorizzazione, la tutela e la promozione a livello mondiale delle produzioni manifatturiere artistiche e tradizionali.

Durante la presentazione del libro presso la Biblioteca Comunale di Terni il 17 Dicembre 2012, l'Assessore alla Cultura Simone Guerra promette di "identificare luoghi e spazi della città di Terni in cui si creino opportunità favorevoli per l'insegnamento delle produzioni artistiche artigianali. Questo rappresenta una rottura rispetto a quello che è la normalità di essere proiettati verso l'internazionalizzazione e verso l'economia intesa in senso globale. Si tratta di un progetto che mette al centro l'individuo, il benessere della persona e la sua vita"

"I semi del sapere" però nasce anche da un bisogno personale di Silvia: quello di voler guardare al suo futuro e al suo presente di donna e di professionista. E' una donna che fa teatro, che vive e ama il limbo di quelle realtà in cui la creatività è centro, inizio e fine, ma troppo spesso ha visto le solitudini del mondo dell'arte ed ora ha scoperto una categoria ancor più dimenticata di quella degli artisti teatrali: quella degli artigiani artistici. Come Silvia scrive nell'introduzione del libro, "Victor Turner, antropologo sociale, spiega che la società occidentale, pur enfatizzando nella scienza il ruolo dell'individuo innovatore, ha da sempre assoggettato e svalutato l'aspetto ludico, creativo; da sempre emarginato i creatori e gli artisti".

Silvia si è concentrata sulle donne perché sono coloro che generano e che creano, ma sono anche e ancora alla ricerca di un riconoscimento politico-economico. E per raccontare le donne artigiane e artiste del territorio è andata a porgli domande di persona, a fotografarle e a registrarle, fino a raccogliere le voci di sessanta di loro che anno raccontato quelle che Silvia chiama Favole di desiderio, "racconti sussurrati tra l'anima e la notte di chi è donna e ha il lavoro come compagno, come destino: un destino scelto, ma anche che le ha scelte, le ha sorprese. Donne che hanno dovuto superare pregiudizi, che hanno scelto il lavoro autonomo per affermare il loro sguardo sul mondo, donne alle quali il cammino creativo ha dato libertà nuova".

Non dimentichiamo però di parlare di quello che di concreto e tangibile fanno queste donne con le loro mani, seminando e raccogliendo i frutti dei loro "semi del sapere": creano vetrate artistiche, abbigliamento di design, pizzi, merletti, lavorazioni umili con i giunchi, lavori all'uncinetto, ceramiche, pitture, decorazioni, macramè, gioielli con materiali metallici, con semi, con lavorazioni a cera persa, con fibre tessili, con pelle, complementi d'arredo con intrecci di corde, cappelli di alta manifattura, sedie impagliate, hand-made di autoproduzione, biancheria per la casa, mosaici, acquerelli, cornici, borse, sculture per i carri di Maggio,  mobili di legno interamente progettati e realizzati, e decorano torte, cuciono e realizzano capi sartoriali,  restaurano opere d'arte, libri, mobili... rappresentano le nostre radici e il nostro grande valore di donne in prima linea.

Seguono le mie fotografie della presentazione del libro e alcuni scatti che ho fatto proprio alle pagine de "I semi del Sapere", che con mio immenso piacere, mi è stato regalato da Silvia Imperi in persona, che ringrazio infinitamente per l'esperienza e per l'accoglienza, oltre che per il libro.

Pink.

Silvia Imperi

L'Assessore alla Cultura del Comune di Terni
e la Professoressa Cristina Montesi della facoltà di
Economia dell'Università degli Studi di Perugia (autrice della postfazione del libro)


Pagina 3 del libro

Il Prof. Franco Giustinelli
















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